Il mercato italiano degli investimenti via crowdfunding vale 503 milioni di euro, +172% in 12 mesi. Cosa cambia per le piattaforme con le nuove regole comunitarie?
Il 10 novembre 2021 nascerà ufficialmente il mercato unico europeo del crowdfunding, una data storica per un settore ancora molto frammentato dalle tante normative nazionali, ma che è ormai maturo per una nuova fase.
Le novità introdotte dal regolamento europeo, che si applicano sia per l’equity che per il lending, riguardano emittenti, piattaforme e investitori italiani. L’obiettivo dichiarato di Commissione e Parlamento, infatti, è da un lato quello di creare un mercato unico e più competitivo e dall’altro quello di salvaguardare i potenziali investitori, soprattutto quelli non professionali.
La novità positiva per gli operatori è data dalla possibilità di ospitare sia campagne di equity che di lending sulla stessa piattaforma, aprendo di fatto a un modello ibrido finora non previsto e che potrebbe avere grandi potenzialità.
Lato investitori non professionali, infine, la normativa europea impone alle piattaforme più trasparenza, a tutela dei piccoli risparmiatori.
Per esempio, alla registrazione dell’account sarà obbligatorio fare un test d’ingresso per verificare l’esperienza finanziaria, gli obiettivi di investimento e la comprensione dei rischi.
Il mercato unico europeo è sì un’opportunità, ma anche una sfida che potrebbe essere molto impegnativa per tutto il settore del crowdfunding italiano.
Resta aggiornato sulle novità di FolkFunding