Il trattamento fiscale del Crowdfunding: profili generali.

Tra gli strumenti di finanza alternativa, senza dubbio, il Crowdfunding è quello che, nell’ultimo periodo, ha riscosso maggiore successo: la raccolta di capitali diffusa, infatti, consente a numerosi soggetti, senza particolari difficoltà, di farsi finanziare un progetto, magari innovativo, anche mediante la presentazione dello stesso su una piattaforma web dedicata e una conseguente raccolta di capitali da parte di investitori che partecipano con importi di diversi e diversi conseguenti diritti.

Tassazione del Crowdfunding
Per quanto riguarda la tassazione del Crowdfunding, premesso che la disciplina è complessa e che è sempre bene sottoporre la propria posizione ad un consulente esperto, si individuano trattamenti fiscali relativi all’ambito di applicazione Iva che riguarda i vari modelli di raccolta di capitali diffusa e i regimi fiscali agevolativi previsti dalle normative.

In caso di raccolta di capitale tramite Crowdfunding gli investimenti effettuati attraverso portali online seguiranno la stessa disciplina fiscale prevista per gli investimenti effettuati attraverso i canali tradizionali.

Gli utili vengono assoggettati ad una ritenuta alla fonte del 26% se percepiti al di fuori dell’esercizio di impresa.

Tipologie di Crowdfunding e ricadute fiscali
Esistono almeno 4 tipologie di Crowdfunding, ognuna delle quali presenta caratteristiche anche fiscali diverse.
A tal riguardo, occorre prendere brevemente in considerazione le seguenti tipologie:

  • Il Reward Crowdfunding consiste in uno strumento che consente all’impresa di presentare sul mercato un prodotto prima di avviarne la sua produzione ufficiale. Poiché attraverso questa tipologia di Crowdfunding le imprese si assicurano in anticipo flusso di cassa e un certo numero di potenziali consumatori, potrebbe configurarsi una prevendita di un oggetto o di un servizio, e quindi potrebbe essere applicata l’Iva.
  • Nell’Equity Crowfunding gli investitori acquistano azioni o quote e l’emissione di partecipazioni societarie. Poiché si tratta di operazioni correlate all’acquisto di quote o azioni o all’emissione di partecipazioni societarie non vi sarà applicazione di Iva
  • Il Royalty Crowfunding come dice il nome stesso consente ai sostenitori di vedersi riconosciute delle quote dei profitti che il progetto finanziato pagherà in futuro come contropartita della partecipazione finanziaria al progetto, in questa circostanza la transazione è soggetta all’applicazione dell’Iva.
  • Nel Social Lending il Crowdfunding assume la forma di finanziamento alternativo al credito bancario, la concessione di un finanziamento tramite questo modello prevede il pagamento di un tasso di interesse e la restituzione della somma avuta in prestito, condizioni per le quali è prevista l’esenzione dall’applicazione dell’Iva.

Novità sul Crowdfunding
A partire da settembre 2022 per via dell’entrata in vigore della L. 4 n. 127 del 4 agosto 2022, è possibile finanziarsi attraverso questo meccanismo anche oltre i confini nazionali. Infatti, nell'ottica di rafforzare il mercato delle imprese europee, la nuova regolamentazione rimuove i precedenti vincoli che ostacolavano il ricorso al micro-finanziamento collettivo oltre i confini domestici. In questo senso, pertanto, il mercato del Crowdfunding diventa transfrontaliero e, in quanto tale, amplia enormemente il bacino di potenziali finanziatori.

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