L’Italia continua ad essere il quinto Paese in Europa per volumi di denaro investiti nel Crowdfunding.
Da un’analisi di Ener2Crowd basata sui dati del Cambridge Centre for Alternative Finance e del portale specializzato in finanza alternativa CrowdfundingHub emerge che il mercato italiano del Crowdfunding ha registrato un massiccio aumento dei volumi.
Secondo il CrowdfundingHub la crescita è dovuta ad una maggiore regolamentazione del mercato: la novità più rilevante è stata l’implementazione del Regolamento Ue 2020/1503 relativo ai fornitori europei di servizi di Crowdfunding.
Per il Crowdinvesting, secondo quanto mette in evidenza l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, la raccolta cumulata delle 90 piattaforme attive in Italia al 31 giugno 2022 ha registrato un aumento del 27% negli ultimi 12 mesi (431 milioni di euro di raccolta).
Nello scenario ipotizzato da Ener2Crowd, che in linea con questi dati ha prudentemente considerato che il trend 2023 segnerà una crescita pari al 25%, la raccolta annuale del Crowdinvesting si chiuderà a 538 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Si stimano nel dettaglio 224 milioni di euro per i portali di Equity, e 314 milioni di euro per i portali di Lending.
Sono ottimi risultati ma, come ha osservato anche il Cambridge Centre for Alternative Finance, la percentuale investita rispetto alla ricchezza privata detenuta in Italia è davvero esigua: lo 0,01%.
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