L’unione fa la forza: è il principio alla base del club deal.
Una modalità di investimento relativamente recente in Italia che consiste nell’aggregare più investitori individuali o famiglie facoltose con l’obiettivo comune di investire per lo sviluppo di imprese, tipicamente di piccola e media dimensione o addirittura startup.
Ancora non esiste un vero e proprio censimento degli operatori attivi in questo segmento, ma una misura di massima può essere desunta dai dati AIFI, l’associazione italiana del private equity e venture capital, che in un recente report pubblicato insieme a PWC Italia – Deals, stima un ammontare investito dagli operatori di private capital in Italia di circa 14,7 miliardi di euro nel 2021. Di questi soldi, una porzione piccola ma in crescita è rappresentata dai club deal.
Secondo gli esperti del settore questa modalità di investimento ha uno spazio di crescita enorme. Se in passato tali operazioni avevano carattere per lo più occasionale, si legge nel documento AIFI, oggi si osservano molti club deal con una attività strutturata e ripetitiva e un approccio professionale di selezione, monitoraggio e creazione di valore nelle aziende target del tutto assimilabile a quello degli operatori di private equity.
Il club deal nasce negli Stati Uniti, tradizionalmente caratterizzati da una maggior cultura finanziaria e conoscenza delle strategie di lungo periodo, In Italia - e in Europa - questa forma di investimento si è diffusa soprattutto fra grandi famiglie imprenditoriali, persone con patrimoni elevati tipicamente definiti high net worth individual.
Resta aggiornato sulle novità di FolkFunding