L’investimento immobiliare ha sempre attratto gli italiani.
Oltre al desiderio di comprare la casa dove si vive, che secondo le statistiche di Eurostat è stato soddisfatto dal 72,9% degli abitanti nel Belpaese, l’acquisto di una seconda casa da mettere a reddito è un’idea accarezzata da molti ma che solo alcuni riescono a realizzare. Non è così immediato, infatti, avere i capitali necessari per l’acquisto, trovare l’occasione giusta, sapere che in caso di necessità di liquidare l’investimento i tempi potrebbero essere medio-lunghi. Tre problematiche che sono state risolte dapprima con il lancio dei fondi immobiliari e, negli anni più recenti, dall’innovazione del crowdfunding immobiliare.
Cos’è il crowdfunding immobiliare.
Il crowdfunding è una raccolta diffusa di capitale effettuata tra il pubblico dei risparmiatori, i quali possono investire piccole somme di denaro. Il processo che porta alla nascita di un’operazione di crowdfunding immobiliare è abbastanza semplice. Esiste una società che propone l’investimento, ci sono gli investitori e c’è una piattaforma di real estate crowdfunding che ha il compito di far incontrare l’esigenza di finanziamento con i capitali.
I vantaggi del crowdlending.
Il crowdlending è una delle due componenti del crowdfunding (l’altra è l’equity crowdfunding) dove le operazioni vengono finanziate mediante prestiti. Oltre alla semplicità del processo, le operazioni di crowdlending sono attraenti per il pubblico dei risparmiatori, i quali possono investire anche piccole somme. Per ogni operazione viene sempre specificato l’investimento minimo, la durata e il ritorno dell’investimento (ROI). C’è poi il vantaggio della diversificazione. Investire cifre limitate di capitale su operazioni diverse permette di soddisfare quella regola non scritta del corretto investimento che impone di “non mettere tutte le uova” nello stesso paniere. La stessa cosa, ovviamente, non si può fare acquistando un’immobile.
Il ruolo della piattaforma.
Anche le piattaforme di crowdfunding, così come le banche, effettuano delle analisi di valutazione delle società proponenti, del loro management, del loro business plan, del tempo di raccolta del finanziamento e del rendimento offerto agli investitori. Se tutti i parametri vengono soddisfatti la campagna viene lanciata e gli investitori possono parteciparvi previa iscrizione alla piattaforma di crowdfunding.
Come valutare un’operazione di crowdfunding.
La semplicità e l’accessibilità degli investimenti crowdfunding non devono far dimenticare la prudenza. In particolare, prima di partecipare a un’iniziativa, si dovrebbero analizzare i seguenti parametri:
- l’andamento del settore immobiliare;
- la validità della piattaforma di crowdfunding che si decide di utilizzare;
- l’efficacia del progetto e della società che richiede il finanziamento;
- la possibilità di diversificare l’investimento.
Così facendo, e tenendo conto che è la piattaforma stessa a realizzare un’analisi preventiva delle operazioni, si possono minimizzare i rischi.
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