Perchè le piattaforme di Crowd Lending operano come agenti di pagamento?

Molte Fintech entrano nel mondo dei servizi online come agenti di pagamento, prima di adottare livelli più complessi e costosi di compliance.

di Alessandro M. Lerro

Cosa sono gli Istituti e gli agenti di pagamento.
Da alcuni anni e soprattutto dall’entrata in vigore della Direttiva PSD2 sui servizi di pagamento, gli Istituti di Pagamento, prima pressoché sconosciuti, hanno cominciato a diventare il baricentro della maggior parte dei servizi finanziari on-line, dai siti di e-commerce alle piattaforme di investimento. Si tratta di società autorizzate ad operare dalla banca nazionale del proprio Paese, dotate di requisiti patrimoniali ed organizzativi corrispondenti a quanto richiesto dalla normativa comunitaria e nazionale, per finalità di protezione degli interessi dei consumatori, delle aziende e del mercato.

Con un livello autorizzativo semplificato rispetto alle banche, queste strutture giuridiche coprono il web in modo capillare, operando direttamente o tramite i cosiddetti “Agenti di Pagamento”: si tratta di società che a loro volta vengono sottoposte ad una valutazione di onorabilità e professionalità da parte della banca nazionale dello Stato in cui opera l’Istituto di Pagamento, iscritte in un apposito registro e vigilate, ma sottoposte ad un livello di patrimonializzazione ed organizzazione estremamente semplificato rispetto agli Istituti di Pagamento; a certe condizioni, gli Agenti di Pagamento possono essere dotati di c.d. passaporto europeo e quindi operare in altri Stati comunitari.

Perché molte Fintech sono agenti di pagamento.
Molte start-up fintech iniziano la loro attività proprio come Agenti di Pagamento, per rinviare nel tempo le complessità e i costi connessi allo status di Istituto di Pagamento, ed ottenere immediatamente i requisiti autorizzativi minimi per operare; ciò consente alle fintech di concentrarsi sul proprio avviamento e sul processo di generazione del valore, senza perdersi in un processo di compliance che assorbirebbe troppe energie e risorse finanziaria nella fase iniziale del loro ciclo di vita. Poi, una volta stabilizzato il trend di crescita e appena la situazione economico-patrimoniale lo consente, le fintech procedono in autonomia ottenendo direttamente la propria licenza come Istituto di Pagamento.

Le piattaforme di crowdinvesting.
Tra il 2019 e il 2020 il numero di Agenti di Pagamento operanti in Italia è aumentato considerevolmente in corrispondenza all’esplosione delle piattaforme di prestiti peer to peer: il provvedimento della Banca d’Italia sul social lending, infatti, consente detta attività solamente ad Istituti di Pagamento, ad IMEL e a società finanziarie ex art. 106 TUB appositamente autorizzate. Dal momento che essi possono operare anche mediante Agenti di Pagamento, è proprio questa la soluzione che è stata adottata nel mercato italiano per avviare l’attività delle piattaforme di crowdinvesting, evitando la contestazione di raccolta abusiva del risparmio.
Da novembre 2021, quando entrerà in vigore la disciplina organica dei prestiti peer to peer dettata dal Regolamento Europeo sui Fornitori di Servizi di Crowdfunding per il Business (Reg. 1503 del 7.10.2020), la soluzione adottata dai portali italiani diventerà la formula operativa applicabile su tutto il mercato comunitario del lending crowdfunding.
I gestori dei portali di equity crowdfunding, invece, sono tenuti a trasmettere gli ordini esclusivamente a banche o a società di investimenti disciplinate dal Testo Unico della Finanza.

Le prospettive ulteriori: le cripto-attività.
Ma all’orizzonte si profila un ulteriore rilevante ambito di operatività per gli Agenti di Pagamento: la Proposta di Regolamento Europeo MiCA n. 2020/0265 del 24.9.2020 sulle cripto-attività, attualmente in fase di consultazione, prevede che diversi importanti servizi per le cripto-attività, quali tutti i servizi di pagamento e i servizi di custodia di fondi dei clienti, dovranno essere gestiti da Istituti di Pagamento; quindi, anche nel mondo cripto dobbiamo ritenere che la soluzione degli Agenti di Pagamento sia la più efficiente per entrare in questo nuovo mercato con un accettabile rapporto costi-benefici, rispettoso della normativa e dell’interesse degli investitori.

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