Le imprese italiane potranno fare affidamento su una base più ampia di finanziatori avendo a propria disposizione un mercato di capitali che supera i confini nazionali.
È questo l'obiettivo della nuova regolamentazione europea che si propone di rimuovere gli ostacoli che impediscono il crowdfunding al di fuori dai confini nazionali (transfrontaliero); il superamento di questi vincoli è previsto dalla legge n. 127 del 4 agosto 2022 (in Gazzetta Ufficiale n. 199 del 26/8/2022) recante la delega al governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti normativi dell'Ue (legge di delegazione europea 2021).
La normativa entrerà in vigore il 10 settembre 2022. E tra i decreti legislativi che mette in cantiere emerge anche la disciplina del trasferimento della sede sociale all'estero da parte di una società regolata dalla legge italiana che, pur nell'ottica del migliore funzionamento del mercato interno delle imprese e dell'esercizio della libertà di stabilimento, deve avvenire nel rispetto delle tutele nei confronti dei lavoratori, dei soci e dei creditori sociali.
Sul crowdfunding transfrontaliero, la legge delega reca principi e criteri direttivi per l'adeguamento delle norme italiane alle disposizioni del regolamento (Ue) 2020/1503, relativamente ai fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese; testo che modifica il regolamento (Ue) 2017/1129 e la direttiva (Ue) 2019/1937.
ll governo dovrà disciplinare il ricorso al mercato transfrontaliero del crowdfunding con una serie di regole in materia di controllo e vigilanza da parte delle autorità preposte, in particolare nei confronti dei gestori dello strumento, dei gestori delle piattaforme on line e dei fornitori di servizi di crowdfunding.
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