Crowdfunding, la svolta di Consob e Banca d’Italia.

Ecco i nuovi scenari di mercato.
A due anni dall’ufficializzazione dell’unificazione regolamentare europea da parte di ESMA (European Securities and Markets Authority), per il mercato del crowdfunding finalmente arriva la svolta ufficiale da Consob e Banca d’Italia.

Restano aperti ancora alcuni punti dell’iter amministrativo in capo al nuovo governo e poi i portali italiani di equity e lending crowdfunding potranno avviare l’iter di richiesta della nuova licenza ai sensi del Regolamento Europeo (Ecsp).

La licenza sarà utile ad operare, a partire dall’11 novembre 2023 (nuova data ufficiale di avvio effettivo della nuova regolamentazione europea), nell’attività di raccolta capitali secondo la normativa comunitaria, all’interno di tutti i paesi e a favore di gran parte delle imprese di capitali europee. La svolta operativa è arrivata lo scorso 21 ottobre, grazie alla nota ufficiale di Consob che ha dichiarato che tutti i soggetti che intendano gestire piattaforme di crowdfunding, sia equity-based che lending-based, dovranno richiedere un’apposita autorizzazione alla Consob o a Banca d’Italia. La nota arriva dopo che il 26 agosto passato era apparsa sulla Gazzetta Ufficiale la legge di delegazione europea per il 2021, che delega appunto il governo a recepire le direttive europee per adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento Ecsp.

Nel frattempo, mentre si attende l’adozione del decreto legislativo di attuazione (da parte del nuovo esecutivo) che darà avvio alla fase ufficiale di richiesta della licenza, le autorità di vigilanza (Consob e Banca d’Italia) si sono rese disponibili a intrattenere dialoghi informali di orientamento per tutti gli operatori interessati alla futura presentazione delle domande di autorizzazione.

Dati questi presupposti logicamente ad oggi non è stata rilasciata alcuna autorizzazione in Italia, mentre in altri stati europei già da qualche tempo sono state autorizzate le prime piattaforme. Su tutti è nota la prima autorizzazione ufficiale ad operare con il nuovo regolamento, emessa dall’autorità di vigilanza spagnola, già ad aprile 2022.

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