Il 26% degli italiani è interessato ad investire nel crowdfunding e questa percentuale sale al 48% se l'investimento è utile all'ambiente.
Il 64,93% degli italiani conosce il crowdfunding come possibilità di raccolta ed il 26,22% è interessato ad investire attraverso questo strumento. È quanto emerge dal 'Sondaggio Ener2Crowd Crowdfunding 2022' commissionato da Ener2Crowd, all’International center for social research (Icsr). La ricerca è stata realizzata dall’1 al 4 febbraio su un campione di 2 mila uomini e 2 mila donne residenti in Italia, di età compresa tra i 18 ed i 75 anni.
Secondo lo studio, la percezione del crowdfunding in Italia continua a crescere: oltre due terzi degli intervistati sono consapevoli della possibilità di offrire o raccogliere fondi online e questa percentuale sale vertiginosamente all’86,60% nelle donne native digitali (under 27) mentre è più bassa nei baby boomer (57-75 enni) di sesso maschile (46,40%). Quanti italiani sarebbero disposti a fare anche solo un piccolo investimento nel crowdfunding? I risultati del sondaggio evidenziano che oltre un quarto dei nostri connazionali è interessato ad investire nella finanza partecipativa ed anche in questo caso la percentuale sale nelle donne native digitali (under 27) (33%).
Negli uomini sotto i 27 anni, la percentuale (26,40%) è comunque più alta rispetto alle altre fasce d’età maschili: millennial (27-40enni) 25,60%, X generation (41-56enni) 25%, e baby boomer (57-75enni) 24%. Per le donne, invece, le percentuali non sono progressive per età: dalle native digitali al 33% si scende con le millennial al 25,60% (come per gli uomini) ed al 22,40% con le X generation, per poi risalire al 24% con le baby boomer.
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